Quella del monte Khelmòs è l’esperienza d’alta montagna più accessibile da Atene, grazie all’autostrada per Patrasso, con uscita a Diakoftò. Quest’area è stata messa in pericolo dalla costruzione di strade per lo sviluppo di impianti sciistici che hanno trasformato Kalàvrita da cittadina sonnacchiosa ad ambita proprietà, con gli chalet che sorgono ovunque nella foresta. La traversata dal monastero di Megàli Spilìo al lagoTsivloù evita completamente la modernità. Anche la bella valle del mitico fiume Styx rimane selvaggia nel suo tratto centrale. Possiamo percorrere i 16 chilometri da Diakoftò a Kalàvrita lungo la ferrovia, con brevi gallerie: i treni sono molto lenti, ma attenzione! L’area fa parte del parco nazionale Khelmòs Vouraikos, di circa 5600 ettari e presenta formazioni geologiche molto suggestive come le Caverne dei Laghi e la gola del fiume Vouraikos, di circa 20 km, dove si pratica il rafting. Siamo a pochi chilometri dal golfo di Corinto: la vista abbraccia così il golfo e i monti di Delfi, Parnasòs e Ghiòna, proprio di fronte a un centinaio di chilometri a nord. Pochi chilometri più a ovest altri monti si affacciano sul golfo, l’Olenòs e l’Erymanthos, famoso nell’antichità per la cattura del cinghiale da parte di Ercole (il re di Corinto aveva pregato Ercole di metter fine ai gravi danni nei campi causati dall’enorme cinghiale; l’eroe non lo uccise ma catturatolo vivo, lo mise in spalla e lo portò al re, che terrorizzato si nascose in una grande giara).
I fiumi come lo Styx e l’Erymanthos che nascono da questi monti sono brevi e a portata molto variabile. Altri corsi d’acqua minori della costa nord del Peloponneso sono molto simili alle fiumare reggine e messinesi.
Lascia una risposta