I fiumi della Sicilia ionica

Come accade nella provincia di Reggio,i corsi d’acqua siciliani, in particolare nel messinese, sono brevi e a carattere torrentizio; molta della loro acqua scorre sotto gli alvei ghiaiosi; la portata varia completamente a seconda delle stagioni.

Vi sono però alcune eccezioni, per la presenza di alte montagne e in particolare dell’Etna, dove le imponenti precipitazioni nevose creano nevai perenni che alimentano dei veri e propri fiumi.

Il Simeto-Salso, che è il maggiore corso d’acqua della Sicilia per superficie di bacino imbrifero (4.186 km²) e portata d’acqua media alla foce (25 m³/s), nasce dalle Madonie e dopo avere drenato anche il versante occidentale dell’Etna e formato la maggiore pianura sicula, sfocia nel Mar Ionio a sud di Catania.La cementificazione e la costruzione poi interrotta di dighe, unite al prelievo idrico sconsiderato, ha mortificato il fiume nel suo tratto finale, alterandone irreversibilmente le caratteristiche.

L’Alcantara origina dai nevai dell’Etna e, seppur breve, ha la 2º più alta portata media d’acque della regione dopo il Simeto e una regolarità di regime sconosciuta agli altri corsi d’acqua siculi; nel suo tratto finale presso Naxos forma delle gole scavate nelle rocce laviche di straordinaria bellezza e valore naturalistico.

Cassibile, Ciane, Anapo, Fiumefreddo.